L’intera Collezione Panza è un affare di coppia. Quando Giovanna e io scopriamo le opere di un nuovo artista, guardo mia moglie e lei guarda me. Capisco dai suoi occhi se vuole comprare o no. Tra me e lei, è una questione di sguardi…
1980
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma ospita la prima mostra in Italia con opere dalla collezione: Carl Andre, Donald Judd, Robert Morris. Sculture Minimal (16 gennaio - 2 marzo 1980).
In occasione di Sammlung Panza al Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen e Kunsthalle di Du?sseldorf (19 settembre - 2 novembre 1980), la prima esposizione pubblica sulla collezione, ne è pubblicato il catalogo generale.
Giuseppe è nominato founding trustee del Consiglio di Amministrazione del neoistituito MOCA di Los Angeles (novembre 1980).
Il Museum fu?r Gegenwartskunst di Basilea organizza Minimal + Conceptual Art aus der Sammlung Panza (9 novembre 1980 - 28 giugno 1981), dove è esposto a lungo termine il nucleo principale di opere assemblate dal 1966 al 1976.
Agli inizi degli anni ’80, tramite James Turrell e la curatrice Julia Brown, i Panza incontrano alcuni esponenti della scena emergente di Los Angeles, tra i quali Peter Shelton, Robert Therrien, Mark Lere e Roy Thurston, le cui opere avrebbero acquisito in seguito.
1983
Una selezione dalla raccolta è presentata negli Stati Uniti, assieme alle collezioni De Menil, Lipman, Ludwig, Rowan, Saatchi, Schreiber e Weisman, alla mostra inaugurale del MOCA di Los Angeles The First Show: Painting and Sculpture from Eight Collections, 1940-1980 (20 novembre 1983 - 18 febbraio 1984).
1984
Il MOCA acquista la prima parte della collezione, gli 80 capolavori di Fautrier, Kline, Lichtenstein, Oldenburg, Rauschenberg, Rosenquist, Rothko, Segal e Tàpies, collezionati dal 1957 al 1964 (gennaio 1984).
Il gallerista David McAuliffe apre a Santa Monica la Angles Gallery la cui attività, assieme a quella dei newyorkesi Dudley Del Balso e Craig Cornelius, sarà strumentale alla scoperta della nuova arte e alla formazione della terza collezione.
1985
In occasione della mostra The Museum of Contemporary Art. The Panza Collection, presso la sede The Temporary Contemporary del MOCA (13 febbraio - 29 settembre) Giuseppe elabora il progetto di allestimento per le opere acquisite, esposte tutte insieme per la prima volta fuori dall’Italia.
È intervistato dal critico del Los Angeles Times Christopher Knight - Oral history interview with Giuseppe Panza, 2 - 4 aprile 1985, Archives of American Art, Smithsonian Institution.
1986
Il collezionista inizia a collaborare con Thomas Krens, prossimo direttore del The Solomon R. Guggenheim Foundation, in vista di un comodato (non attuato) al costituendo museo MassMoCA di North Adams.
1987
Ripresa dell’attività collezionistica.
I Panza implementano la raccolta d’arte ambientale californiana con opere e progetti di Eric Orr, James Turrell, Hap Tivey, Susan Kaiser Vogel e le installazioni sonore di Michael Brewster; sono acquisiti nuovi lavori di Dan Flavin, Richard Long, Hamish Fulton, Jene Highstein e Robert Barry.
1988
A seguito delle ricognizioni degli anni ’70 e ’80, nel 1988 ha inizio la terza parte della collezione con le installazioni di Martin Puryear, di cui Desire (1981) è allestita nella scuderia grande a Biumo.
Interessati all’astrazione organica e alla ricerca scultoreo-oggettuale sulle dimensioni contenute, iniziano ad acquistare le opere prodotte in California dagli artisti Shelton, Therrien, Lere e Carole Seborovski; nello stesso anno, entrano nella raccolta lavori di Ettore Spalletti, Meg Webster e Ford Beckman.
Nell’edificio settecentesco del Centro de Arte Reina Sofia di Madrid sono esposte opere di Andre, Flavin, Judd, Morris, Nauman e Nonas: Arte Minimal de la Colecciòn Panza (24 marzo - 31 dicembre 1988), che è visitata da Krens.
Presso il Musée Rath di Ginevra si tiene l’esposizione Minimal Art dans la collection Panza di Biumo (10 luglio - 16 ottobre 1988).
1989
Mentre prosegue l’attività collezionistica, sono organizzati approfondimenti espositivi sulla seconda parte della raccolta: Collection Panza: Richard Long, Bruce Nauman, Musée d’Art Moderne, Saint Etienne (30 giugno - 6 settembre 1989); e Collection Panza: Dan Flavin, Musée Saint-Pierre d’Art Contemporain, Lione (30 giugno - 6 settembre 1989).
Risale a quest’anno il progetto di realizzare presso la Villa di Biumo la seconda sede italiana del Guggenheim Museum, dopo la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, in seguito non portato a termine.